Il testamento coniugale comporta svantaggi fiscali

News  >  Erbrecht  >  Il testamento coniugale comporta svantaggi fiscali

Arbeitsrecht-Anwalt-Rechtsanwalt-Kanzlei-MTR Legal Rechtsanwälte
Steuerrecht-Anwalt-Rechtsanwalt-Kanzlei-MTR Legal Rechtsanwälte
Home-Anwalt-Rechtsanwalt-Kanzlei-MTR Legal Rechtsanwälte
Arbeitsrecht-Anwalt-Rechtsanwalt-Kanzlei-MTR Legal Rechtsanwälte

Lasciti e donazioni

 

Tra i coniugi, il cosiddetto testamento congiunto o testamento del coniuge superstite è particolarmente apprezzato. Questo offre il vantaggio che, dopo la morte di uno dei coniugi, inizialmente ereditano solo il coniuge superstite, essendo quindi protetto dalle pretese di altri eredi. Tuttavia, presenta anche lo svantaggio che le franchigie dell’imposta di successione non possono essere sfruttate in modo ottimale. Pertanto, è opportuno considerare altre opzioni, come un lascito o donazioni.

In termini semplici, i coniugi si nominano reciprocamente eredi universali in un testamento congiunto e, di solito, i figli come eredi finali. I figli ereditano quindi solo quando entrambi i genitori sono deceduti. Questo offre il vantaggio che il coniuge superstite è ben protetto finanziariamente dalle pretese di altri eredi e che il patrimonio non è frantumato, poiché viene evitata una comunità ereditaria. Tuttavia, attraverso un testamento congiunto, le franchigie dei figli sull’imposta di successione non vengono sfruttate. Da un punto di vista fiscale, quindi, il testamento congiunto è spesso uno svantaggio, come sottolinea lo studio legale MTR Legal Rechtsanwälte, che offre consulenza anche in materia di diritto successorio.

 

Franchigie dell’imposta di successione non utilizzate in modo ottimale

 

Attualmente, le franchigie dell’imposta di successione sono di 500.000 euro per il coniuge e 400.000 euro per ciascun figlio. Se un coniuge diventa erede universale in base a un testamento, la franchigia di 500.000 euro si esaurisce rapidamente, mentre quelle dei figli non vengono utilizzate. Il problema si aggrava quando anche il secondo genitore è deceduto. Infatti, i figli ereditano tutto il patrimonio dei genitori in un colpo solo. Le franchigie di 400.000 euro spesso non sono sufficienti.

Per ridurre il più possibile questo svantaggio fiscale del testamento congiunto, è opportuno considerare altri strumenti, come un lascito o donazioni.

 

Vantaggi di un lascito

 

Il lascito si caratterizza per il fatto che non spetta automaticamente all’erede legittimo, ma deve essere disposto testamentariamente dal testatore. Con il lascito, il testatore dispone che un determinato bene dell’eredità, ad esempio una proprietà immobiliare, gioielli, quadri, auto, ecc., debba spettare a una specifica persona. Da questo lascito non derivano ulteriori diritti per il legatario, che non diviene per questo erede. Il lascito non gli spetta automaticamente alla morte del testatore, ma deve essere rivendicato nei confronti dell’erede.

Il vantaggio è che un lascito può essere progettato in modo tale che i figli partecipino al patrimonio già nella prima successione, senza compromettere la sicurezza finanziaria del coniuge superstite. I legatari hanno poi diritto all’adempimento nei confronti del genitore erede. Questo stratagemma può ridurre il carico fiscale dell’imposta di successione.

Chi desidera essere sicuro che il coniuge superstite non venga gravato finanziariamente da un lascito, può redigere un cosiddetto superlasciato. Con ciò, il coniuge può determinare le condizioni per il lascito, l’ammontare e in gran parte anche il momento del pagamento. Allo stesso tempo, resta unico erede e successore legale del testatore. Da un punto di vista fiscale, tuttavia, occorre considerare il divieto di elusione previsto dal § 42 del Codice Tributario.

 

Riduci il carico fiscale con le donazioni

 

Un’altra possibilità per sfruttare al meglio le franchigie fiscali è data dalle donazioni in vita. Per l’imposta sulle donazioni si applicano le stesse franchigie dell’imposta di successione, ovvero 500.000 euro per il coniuge e 400.000 euro per i figli. Tuttavia, le franchigie dell’imposta sulle donazioni possono essere riutilizzate completamente ogni dieci anni. Attraverso una pianificazione accurata e lungimirante, il carico dell’imposta di successione può essere notevolmente ridotto.

Anche senza donazioni e lasciti, nel testamento congiunto ci sono altre possibilità per aggirare gli svantaggi fiscali. Ad esempio, il coniuge superstite può rinunciare all’eredità a favore di più figli, per utilizzare le loro franchigie sull’imposta di successione. I figli, a loro volta, potrebbero avanzare pretese di legittima. Anche in questo modo si potrebbero utilizzare meglio le franchigie.

Il diritto successorio offre dunque diverse opzioni. Ogni possibilità dovrebbe essere ben ponderata dal punto di vista legale e fiscale, e dovrebbero esserne valutate le conseguenze.

MTR Legal Rechtsanwälte consiglia in diritto successorio e su questioni di imposta di successione.

Non esitate a contattarci !

Hai una questione legale?

Prenota la tua consulenza – Seleziona la data preferita online o chiamaci.
Hotline nazionale
Ora raggiungibile

Prenota ora richiamata

o scrivici!