Gli azionisti di Wirecard AG dichiarata insolvente non possono registrare richieste di risarcimento danni nel procedimento d’insolvenza. Questo è quanto ha deciso il Tribunale di Monaco con sentenza del 23.11.2022 (Az. 29 O 7754/21).
Nello scandalo Wirecard, gli azionisti hanno subito grandi perdite finanziarie. La speranza di poter avanzare richieste di risarcimento danni attraverso il procedimento d’insolvenza ha subito un duro colpo a causa della sentenza del Tribunale di Monaco. Poiché gli azionisti non sono creditori, non possono registrare le loro richieste nel prospetto d’insolvenza, ha deciso il tribunale.
Per gli azionisti di Wirecard ci sono altre vie per avanzare richieste di risarcimento danni indipendentemente dal procedimento d’insolvenza. Il diritto dei mercati finanziari offre la possibilità di un procedimento modello ai sensi del Codice di procedura per gli investitori di capitale (KapMuG), spiega lo studio legale MTR, che ha un focus sul diritto dei mercati finanziari. Un tale procedimento KapMuG è pendente presso il Tribunale Supremo Bavarese.
Il procedimento modello è rivolto contro l’ex Amministratore Delegato di Wirecard AG e contro i revisori contabili. L’accusa contro i revisori contabili: hanno approvato i bilanci di Wirecard per anni, sebbene secondo le indagini della Procura i numeri fossero gonfiati già dal 2015. Nel procedimento modello si deve determinare, tra l’altro, se i revisori contabili siano tenuti al risarcimento danni.
Gli azionisti possono ancora unirsi al procedimento modello per avanzare le loro richieste di risarcimento danni. Nel procedimento KapMuG viene inizialmente designato un attore modello. Per quest’ultimo e per il convenuto, la sentenza è vincolante. La decisione può essere quindi applicata agli altri attori che si sono uniti al procedimento KapMuG. I vantaggi della partecipazione al procedimento modello sono che per i ricorrenti non vi è un rischio significativo di costi processuali e la prescrizione delle richieste di risarcimento danni viene sospesa.
Dopo la sentenza del Tribunale di Monaco, è probabile che gli azionisti restino a mani vuote nel procedimento d’insolvenza. Il tribunale ha seguito il principio secondo cui gli azionisti sono detentori di quote e le loro richieste sono trattate in modo subordinato nel procedimento d’insolvenza. Le richieste degli altri creditori hanno priorità. Union Investment aveva citato in giudizio argomentando che la decisione di investire in azioni Wirecard era stata presa sulla base di dati aziendali errati e che Wirecard aveva violato i suoi obblighi informativi. Tuttavia, il tribunale di Monaco ha deciso che l’inganno non era rilevante per la registrazione delle richieste nel procedimento d’insolvenza.
Avvocati esperti nel diritto dei mercati finanziari consigliano gli azionisti di Wirecard sulle loro possibilità. L’iscrizione al procedimento modello deve essere effettuata da un avvocato.
