Con l’introduzione di un’imposta minima globale si preannuncia un cambiamento radicale nel diritto tributario internazionale, al quale devono prepararsi le imprese che operano a livello internazionale.
Il diritto tributario internazionale è di fronte a una profonda riforma che riguarda principalmente i gruppi multinazionali. L’introduzione di un’imposta minima globale del 15% mira a impedire che le imprese trasferiscano i loro profitti all’estero per sfuggire ai loro obblighi fiscali, secondo lo studio legale MTR Legal Rechtsanwälte, che offre consulenza ai suoi clienti anche nel diritto tributario internazionale.
Circa due anni fa, nel luglio 2021, i ministri delle finanze dei paesi del G20 hanno raggiunto un accordo per una riforma della tassazione delle imprese internazionali. Il Ministero delle Finanze tedesco ha ora presentato un progetto di legge per l’attuazione della riforma il 10 luglio 2023. La nuova norma si basa su due pilastri.
Il primo pilastro riguarda principalmente la tassazione delle multinazionali digitali. Dovranno pagare le tasse nel paese in cui si trovano anche i loro utenti e dove vengono realizzati i profitti. Finora, la tassazione è avvenuta solo nel paese in cui l’azienda ha la sua sede operativa. Ora, i diritti di tassazione dovranno essere redistribuiti dagli stati di residenza agli stati di mercato in cui le aziende realizzano profitti senza essere fisicamente presenti. La redistribuzione renderà anche superflua l’introduzione delle imposte digitali nazionali.
Il secondo pilastro è l’introduzione di un’imposta minima globale. Questo creerà un livello minimo di tassazione valido a livello mondiale. Se il livello non viene raggiunto in un paese, si procederà a una tassazione supplementare. Il sistema mira a garantire maggiore equità nel diritto tributario internazionale e a prevenire lo spostamento di profitti verso paesi con aliquote fiscali più basse.
In totale, 138 paesi nel quadro dell’OCSE si sono accordati per una riforma della tassazione internazionale delle imprese con un’imposta minima effettiva del 15%. L’imposta minima si applicherà alle imprese internazionali con un fatturato di oltre 750 milioni di euro. Entro la fine del 2023, una direttiva UE corrispondente dovrebbe essere attuata nel diritto nazionale.
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