Conclusione del contratto nell’attività di mediazione online: requisiti per l’etichettatura dei pulsanti secondo l’OLG Stuttgart
Con sentenza dell’8 aprile 2025 (Az.: 3 U 233/22), l’Oberlandesgericht Stuttgart ha chiarito che, nell’ambito della conclusione di un contratto di mediazione online, sono richiesti requisiti stringenti per l’etichettatura dei pulsanti di conferma (cosiddetti ‘buttons’). Questi devono indicare in modo inequivocabile che, premendo il pulsante, si assume un obbligo a pagamento. Tale decisione contribuisce pertanto a strutturare in modo giuridicamente certo i processi digitali nel settore della mediazione immobiliare e oltre.
Contesto: tutela da obblighi contrattuali nascosti nell’e-commerce
Il numero dei rapporti contrattuali avviati e conclusi online continua ad aumentare. Soprattutto nel settore della mediazione immobiliare, l’accettazione dei servizi avviene spesso in digitale – senza consulenza personale. Per proteggere in maniera efficace i consumatori e gli altri contraenti da contratti indesiderati che comportano obblighi di pagamento, la normativa tedesca prevede chiare disposizioni per i processi di ordinazione. È fondamentale il § 312j comma 3 BGB, che disciplina la cosiddetta soluzione del button. Questa disposizione mira a garantire che la conclusione di contratti onerosi avvenga online esclusivamente mediante un’azione chiaramente riconoscibile come tale.
Principali affermazioni del tribunale
L’OLG Stuttgart sottolinea che l’accettazione di un’offerta di mediazione a pagamento su Internet è valida solo se il pulsante predisposto a tale scopo indica in modo inequivocabile il carattere oneroso dell’offerta. Ciò può avvenire, ad esempio, attraverso diciture come “ordinare con obbligo di pagamento”, “incarica ora a pagamento” o espressioni simili, altrettanto chiare.
Per altre formulazioni che non implicano in modo inequivocabile un obbligo di pagamento – ad esempio termini generici come “Confermare” o “Inviare” –, secondo il tribunale manca la trasparenza richiesta. In caso contrario, gli utenti potrebbero essere indotti in errore e sottoscrivere involontariamente contratti onerosi. La sentenza sottolinea in particolare la necessità che anche gli utenti commerciali (ad esempio aziende che cercano o offrono immobili) abbiano diritto a questa trasparenza, se rientrano nella normativa di tutela.
Impatto sui contratti di mediazione e sui modelli di business digitali
La sentenza ha una rilevanza duratura per tutti i contratti a distanza conclusi, nei quali al cliente viene imposta un’obbligazione di pagamento. Non solo le società di mediazione, ma anche i fornitori di servizi digitali, i gestori di piattaforme e gli altri contraenti nell’ambito B2B e B2C devono strutturare i propri processi di ordine e conclusione dei contratti in conformità alla legge.
Validità del contratto in caso di violazioni della soluzione del button
Un aspetto di particolare rilievo pratico riguarda la conseguenza giuridica di una etichettatura errata dei pulsanti. In caso di violazione dei requisiti del § 312j BGB, secondo l’OLG Stuttgart non si perfeziona alcun contratto valido. Eventuali pretese, come la provvigione del mediatore o altre commissioni, non possono quindi essere regolarmente fatte valere.
Rilevanza per le società di mediazione
Le società di mediazione hanno l’obbligo di strutturare i loro processi online in modo tale che agli utenti sia chiaramente indicato quando e in che misura sorge un obbligo di pagamento. Trascuratezze o etichettature ambigue comportano rischi di responsabilità considerevoli e possono comportare non solo la perdita di contratti, ma anche costose controversie in materia di diritto della concorrenza.
Inquadramento nella normativa e prassi attuale
La decisione dell’OLG Stuttgart si inserisce in un orientamento giurisprudenziale volto a rafforzare in modo duraturo gli interessi dei contraenti nelle transazioni online. Il principio protettivo del diritto dei consumatori tedesco viene così trasposto coerentemente nel contesto digitale. Le aziende che operano nella distribuzione digitale beneficiano di linee guida chiare nella strutturazione dei loro processi aziendali, al fine di ridurre i rischi legali.
Indicazioni finali
I requisiti per la strutturazione delle procedure d’ordine online sono soggetti a costante evoluzione e crescente dettaglio da parte dei tribunali. Per evitare sia rischi finanziari sia svantaggi giuridici derivanti da contratti invalidi o da clausole vietate, è consigliabile seguire attentamente gli sviluppi futuri e verificare regolarmente i processi esistenti.
Se avete domande sulla strutturazione giuridicamente sicura dei vostri processi aziendali digitali, sulla conclusione di contratti di mediazione online o su altre questioni inerenti al diritto dei contratti, IT o della distribuzione, i Rechtsanwalt di MTR Legal sono a vostra disposizione per una consulenza personalizzata.