La BaFin revoca le esenzioni esistenti
L’Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin) intende revocare o non prorogare più le esenzioni attuali dalla legge antiriciclaggio (GwG). Questo annuncio ha effetti di vasta portata per molte aziende, in particolare per quelle che finora hanno potuto beneficiare di agevolazioni nell’adempimento degli obblighi antiriciclaggio. Il provvedimento fa parte di una strategia rafforzata per la prevenzione del riciclaggio e mira a riconoscere e ridurre tempestivamente i potenziali rischi.
La legge antiriciclaggio serve a combattere il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e l’evasione fiscale. Inoltre, ha aumentato i doveri di diligenza e i requisiti di compliance per determinate imprese, istituti di credito e fornitori di servizi finanziari. Tuttavia, la legge prevedeva anche delle eccezioni. Come comunicato dalla BaFin il 6 giugno 2025, tali esenzioni dalle disposizioni della GwG saranno revocate con effetto dal 10 luglio 2027, secondo lo studio legale MTR Legal Rechtsanwalt, che fornisce consulenza anche nel diritto penale d’impresa.
Lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo
La legge antiriciclaggio impone alle imprese di adottare determinate misure per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Tra queste figurano, tra l’altro, l’identificazione della clientela, l’istituzione di un efficace sistema di gestione del rischio, misure interne di sicurezza, formazione del personale, nonché l’obbligo di segnalare le transazioni sospette alle autorità competenti. Finora, determinati settori, modelli di business o prodotti sono stati esentati da singoli obblighi in virtù di un profilo di rischio basso.
Tuttavia, il 9 luglio 2024 è entrato in vigore il regolamento europeo (UE) 2024/1624, o più semplicemente il regolamento antiriciclaggio dell’UE. Questo non prevede esenzioni per le imprese da determinate disposizioni. Di conseguenza, la BaFin deve revocare tutte le esenzioni concesse dalle disposizioni della GwG entro il 10 luglio 2027.
Con la prevista revoca di queste eccezioni, la BaFin reagisce ai cambiamenti delle condizioni quadro, sia a livello europeo sia a seguito degli sviluppi nel settore finanziario. La crescente digitalizzazione, le interconnessioni internazionali e i nuovi modelli di business, in particolare nel settore delle FinTech e delle criptovalute, hanno aumentato significativamente il rischio di riciclaggio di denaro. Allo stesso tempo, negli ultimi anni la Germania è stata ripetutamente criticata da organismi internazionali come la Financial Action Task Force (FATF) e la Commissione UE per carenze nella lotta contro il riciclaggio.
Aumento dell’onere per le imprese
Per le imprese interessate ciò comporta, in primo luogo, un aumento significativo degli oneri amministrativi. Ora devono attuare integralmente tutti gli obblighi previsti dalla legge antiriciclaggio. In particolare, ciò comprende l’istituzione di un sistema di gestione del rischio specifico per l’azienda, adattato alla rispettiva attività. Le imprese devono inoltre introdurre o ampliare procedure per l’identificazione dei propri clienti (KYC – Know Your Customer). Ciò riguarda sia la prima identificazione sia il monitoraggio continuo dei rapporti d’affari. Inoltre, dovranno essere ridefinite le responsabilità interne e dovrà essere nominato un responsabile antiriciclaggio, laddove previsto dalla legge.
L’implementazione e la manutenzione di un sistema di prevenzione del riciclaggio non richiedono solo infrastrutture tecniche, ma anche personale formato. Soprattutto le piccole imprese o le start-up che finora hanno potuto contare su agevolazioni saranno maggiormente gravate da questi cambiamenti. Dovranno affrontare un carico di lavoro nettamente superiore.
Verifica dei modelli di business
Oltre all’aumento dell’impegno organizzativo e finanziario, si rende necessaria anche una revisione critica dei modelli di business esistenti. Prodotti o servizi finora offerti con un minimo di verifiche dovranno ora essere eventualmente modificati o addirittura sospesi, qualora non si possa escludere un rischio di riciclaggio più elevato. Ciò riguarda, ad esempio, i servizi di pagamento standardizzati, le attività di intermediazione o determinati prodotti finanziari con elementi anonimi.
Un ulteriore aspetto è la maggiore pressione dei controlli da parte delle autorità di vigilanza. Con la fine delle esenzioni, la BaFin eseguirà in futuro controlli più rigorosi per verificare che le imprese rispettino pienamente i loro obblighi. In caso di violazioni, si rischiano sanzioni pecuniarie rilevanti, conseguenze penali o persino provvedimenti di vigilanza come la revoca delle autorizzazioni. Le imprese dovrebbero pertanto prepararsi per tempo e assicurarsi di disporre di adeguati meccanismi di controllo interni per soddisfare i requisiti.
Le aziende sono ora chiamate ad adeguare rapidamente le proprie strutture e i processi interni alle nuove richieste. Questo può essere visto anche come un’opportunità. Chi investe precocemente in strutture di compliance professionali, infatti, non solo riduce i rischi, ma si posiziona anche come operatore di mercato affidabile e responsabile.
MTR Legal Rechtsanwalt offre consulenza per l’attuazione del regolamento antiriciclaggio dell’UE e su ulteriori tematiche del diritto penale dell’economia.
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