Formazione del contratto nel commercio online: significato del clic su “Acquista ora”
La trasformazione digitale del commercio solleva continuamente nuove questioni nel diritto contrattuale. Una recente sentenza del Tribunale di Monaco (Az. 91 C 1446/22, pubblicata il 21.05.2024) esamina la questione centrale se il clic sul pulsante “Acquista ora” in un negozio online comporti effettivamente la conclusione di un contratto di vendita vincolante. Contrariamente a quanto comunemente si presume, il tribunale ha rilevato che, in determinate circostanze, non si perfeziona un contratto legalmente vincolante nonostante il clic su “Acquista ora”.
Contesto della sentenza e norme giuridiche rilevanti
La sentenza si riferisce in particolare alle disposizioni dei §§ 145 e seguenti BGB, che regolano la formulazione e l’accettazione delle dichiarazioni di volontà nonché la formazione dei contratti. Fondamentalmente, si tratta della qualificazione giuridica di un ordine effettuato tramite clic come offerta oppure come semplice invito non vincolante a presentare un’offerta (invitatio ad offerendum).
Nel caso specifico, l’acquirente aveva cliccato sul pulsante “Acquista ora” su una piattaforma online e successivamente aveva constatato che l’offerta sulla piattaforma non era più disponibile e che non era stata inviata alcuna conferma d’ordine vincolante da parte del fornitore. L’acquirente ha quindi richiesto la consegna della merce o il risarcimento danni per inadempimento.
La qualificazione giuridica del clic su “Acquista ora”
L’offerta nel commercio elettronico
I venditori progettano la presentazione di beni e servizi sulle piattaforme online in modo tale da rendere l’ordine il più semplice possibile. Ciononostante, dal punto di vista giuridico occorre distinguere se già con il clic su “Acquista ora” venga presentata un’offerta che il fornitore può perfezionare con l’accettazione, oppure se la presentazione del prodotto costituisca soltanto una invitatio ad offerendum. Il Tribunale di Monaco ha precisato che, nelle circostanze date, l’ordine del cliente non costituiva ancora una dichiarazione di volontà giuridicamente vincolante nel senso di un’offerta, ma rappresentava solo una richiesta non vincolante.
La conferma d’ordine come elemento determinante per la conclusione del contratto
Per la conclusione di un contratto è normalmente necessaria una dichiarazione di accettazione da parte del fornitore, ad esempio sotto forma di conferma d’ordine esplicita. In assenza di ciò, il contratto non si perfeziona, anche se il pulsante “Acquista ora” è stato precedentemente attivato. In particolare nel commercio online, è prassi inviare una conferma di ricezione subito dopo l’ordine, che però non rappresenta ancora una dichiarazione di accettazione giuridicamente rilevante.
Il Tribunale di Monaco ha precisato che, nel caso in oggetto, il fornitore non aveva manifestamente rilasciato un’accettazione vincolante. La conferma immediata dell’ordine dopo il clic su “Acquista ora” deve essere intesa solo come comunicazione di ricezione dell’ordine e non come dichiarazione di accettazione costitutiva del contratto. In mancanza di tale accettazione, l’acquirente non aveva diritto all’adempimento del presunto contratto.
Implicazioni per la strutturazione dei processi di ordinazione online
Trasparenza dell’etichettatura dei pulsanti e della strutturazione dei processi di ordine
I fornitori online sono obbligati, ai sensi del § 312j BGB, a presentare in modo inequivocabile le caratteristiche essenziali del contratto e l’etichettatura dei pulsanti, per informare i consumatori in modo trasparente sulle conseguenze legali delle loro azioni. Tuttavia, il clic su un pulsante così etichettato non comporta necessariamente in ogni caso una conclusione immediata del contratto. Piuttosto, occorre valutare sulla base dell’intero contesto della presentazione dell’offerta, del processo d’ordine e delle condizioni di accettazione comunicate, se sorgano rapporti contrattuali vincolanti.
Le incertezze giuridiche residue possono sorgere, soprattutto per le aziende con clientela internazionale, a causa delle diverse prassi giudiziarie e delle particolarità nazionali in materia di vendita a distanza. Si consiglia di strutturare i processi di ordinazione e le regole di accettazione in modo da garantire chiarezza sulla conclusione del contratto sia per i consumatori che per i fornitori.
Rilevanza per imprese e privati
La decisione del Tribunale di Monaco evidenzia che anche atti apparentemente inequivocabili nel processo d’ordine digitale non portano automaticamente a un rapporto contrattuale. Per imprese, investitori o privati che operano regolarmente nell’e-commerce, una scrupolosa strutturazione giuridica delle modalità contrattuali è indispensabile per evitare successivi contenziosi riguardo alla formazione o meno dei contratti.
Conclusione e prospettive
La recente sentenza chiarisce che, nel commercio online, il clic su “Acquista ora” non deve essere necessariamente interpretato come conclusione di un contratto di vendita vincolante. Restano sempre determinanti le circostanze del singolo caso, la struttura del processo d’ordine e la presenza di una dichiarazione di accettazione esplicita da parte del fornitore. Per le imprese, permane la necessità di verificare e adeguare regolarmente i presupposti legali dei propri shop online, per garantire chiarezza nella conclusione dei contratti.
Qualora abbiate domande sui requisiti legali relativi ai processi di ordinazione online o sulla struttura dei contratti nel commercio elettronico, gli avvocati presso MTR Legal sono a vostra disposizione per un’analisi individuale della vostra situazione.