L’ente assistenziale può richiedere ai figli la restituzione dei regali per coprire i costi della casa di cura

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Rivendicazione del rimborso da parte dell’ente assistenziale nei confronti dei beneficiari di donazioni nel contesto dei costi per le case di cura

Il finanziamento dei costi di una casa di cura per persone bisognose di assistenza, il cui patrimonio personale non sia sufficiente, riguarda spesso anche gli enti di assistenza sociale. Meccanismi complessi di rivalsa possono acquisire particolare rilevanza quando trasferimenti patrimoniali – spesso sotto forma di donazioni ai figli della persona bisognosa – abbiano avuto luogo poco prima che divenisse necessario un ricovero in una struttura. Una sentenza del Tribunale di Coburg (n. 13 O 3407) offre uno sguardo pratico sulla situazione giuridica relativa a tali possibilità di recupero.

Basi giuridiche del diritto sociale e del diritto civile

Il diritto di rivalsa dell’ente assistenziale su trasferimenti ricevuti si fonda generalmente sulle disposizioni di legge del Codice Sociale (SGB) XII in combinazione con le norme civilistiche del Codice Civile (BGB). Se l’ente eroga prestazioni statali per il mantenimento in una casa di cura, nonostante il beneficiario abbia precedentemente ridotto il proprio patrimonio – ad esempio tramite donazioni ai figli –, è in linea di principio possibile richiedere la restituzione dei beni trasferiti.

Le donazioni possono essere particolarmente rilevanti quando vengono effettuate in prossimità temporale dell’insorgere dello stato di bisogno. La legge tutela gli interessi della collettività consentendo all’ente, nell’ambito della cosiddetta azione di rivalsa, di accedere a tali trasferimenti. Normativa centrale in materia è l’art. 528 BGB, che prevede una pretesa di reintegrazione della quota di legittima.

Presupposti della pretesa di rimborso

Presupposto determinante è l’esistenza di una donazione ai sensi di legge, ossia un trasferimento gratuito a un’altra persona. Inoltre, deve esserci stato l’insorgere dello stato di bisogno del donante, che abbia portato alla richiesta di prestazioni sociali nel campo dell’assistenza. Aspetto fondamentale è la componente temporale: fintanto che la donazione sia avvenuta entro il periodo di dieci anni precedente la richiesta di prestazioni, l’ente assistenziale può generalmente far valere pretese di rimborso.

È rilevante osservare che tali diritti di rivalsa si applicano anche nell’ambito familiare – in particolare in caso di donazioni ai propri figli – senza alcuna limitazione. Gli interessati devono prevedere di dover restituire, in misura proporzionale ai costi della casa di cura, gli importi ricevuti a titolo di donazione.

Attuazione pratica ed esercizio giudiziario

Nel caso deciso concretamente dal Tribunale di Coburg, l’ente assistenziale aveva già sostenuto i costi della casa di cura per la madre della parte convenuta e successivamente aveva richiesto ai figli la restituzione del valore delle donazioni ricevute. Decisivo era che lo stato di bisogno della madre fosse stato causato dalla cessione del patrimonio. La decisione sottolinea che la vicinanza familiare tra donante e beneficiario non costituisce un’eccezione al diritto legale di rivalsa.

Il tribunale ha esaminato sia i presupposti che l’entità della responsabilità dei beneficiari. Ne è risultato che l’attrice era legittimata a pretendere dai figli dell’avente diritto la restituzione dei costi sostenuti, nella misura della quota di patrimonio trasferita. Secondo il tribunale, ai figli non era consentito opporre eccezioni come l’impoverimento o il venir meno della base del contratto, salvo circostanze atipiche – ad esempio il consumo integrale delle somme per il proprio sostentamento necessario.

Implicazioni per i trasferimenti patrimoniali all’interno della famiglia

Questa giurisprudenza comporta che le donazioni effettuate nel periodo rilevante debbano essere attentamente valutate. La ricezione di una donazione non è di per sé garanzia di una tutela esaustiva nei confronti di rivendicazioni da parte di enti pubblici. I beneficiari possono dover affrontare considerevoli richieste di restituzione, che possono essere giustificate, se necessario, da una valutazione tra vincolo familiare e principi di solidarietà sociale.

L’evoluzione della giurisprudenza deve essere ulteriormente monitorata, poiché molte fattispecie correlate sono oggetto di procedimenti sia giudiziali che extragiudiziali. Le modalità concrete di applicazione possono inoltre variare in base a particolarità del caso specifico.


Per i lettori che si confrontano con questioni analoghe – per esempio in relazione a pretese di rimborso degli enti pubblici dopo donazioni o altri trasferimenti – può essere di grande interesse una valutazione individuale nonché ulteriori approfondimenti. I Rechtsanwalt di MTR Legal sono a disposizione per inquadrare tutti gli aspetti della situazione giuridica e offrire valutazioni fondate.

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