Introduzione agli accumulatori di energia
Gli accumulatori di energia sono oggi una componente centrale degli impianti fotovoltaici moderni (impianti PV) e svolgono un ruolo decisivo nella transizione energetica in Germania. Permettono di immagazzinare in modo efficiente l’energia solare prodotta dagli impianti PV e di utilizzarla in modo flessibile – anche quando il sole non splende. In tal modo, gli accumulatori contribuiscono in modo significativo ad aumentare l’autoconsumo, ridurre i costi dell’energia elettrica e rafforzare l’indipendenza dalle fonti energetiche esterne.
Il funzionamento degli accumulatori si basa sull’immagazzinamento temporaneo dell’energia in eccesso prodotta dagli impianti fotovoltaici e sulla sua immissione nella rete domestica in caso di necessità – ad esempio nelle ore serali o nei giorni nuvolosi. Ciò ottimizza l’utilizzo dell’energia solare e facilita l’integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica. In particolare in combinazione con gli impianti PV, gli accumulatori offrono una possibilità interessante per rendere l’approvvigionamento elettrico domestico più sostenibile ed economico.
Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di accumulatori, che si differenziano per tecnologia, capacità di accumulo, cicli di carica e scarica e prezzi. I più diffusi sono gli accumulatori agli ioni di litio, noti per la loro alta efficienza, lunga durata e compattezza. Vengono inoltre utilizzate batterie al piombo-acido, apprezzate soprattutto per i costi di acquisto relativamente bassi, sebbene con una minore resistenza ai cicli. Un’alternativa innovativa sono le batterie Redox-Flow, particolarmente adatte per impianti fotovoltaici di grandi dimensioni grazie alla loro scalabilità flessibile.
La decisione della Corte federale di giustizia (BGH) secondo cui i gestori di rete possono richiedere contributi per i costi di costruzione degli accumulatori di energia secondo il modello della tariffa di potenza crea condizioni giuridiche chiare per operatori e investitori. L’Agenzia federale per le reti e i gestori di rete svolgono un ruolo importante: garantiscono l’attuazione delle disposizioni di legge, la riscossione dei contributi di costruzione e l’integrazione degli accumulatori nella rete elettrica.
Per promuovere ulteriormente l’acquisto di accumulatori di energia e impianti fotovoltaici sono disponibili vari programmi di incentivazione. In particolare, il programma di finanziamento KfW 275 supporta il finanziamento degli accumulatori, contribuendo a ridurre i costi di investimento e a velocizzare la diffusione di questa tecnologia.
In questo articolo approfondiamo gli aspetti principali relativi agli accumulatori di energia: dal funzionamento e dai diversi tipi, ai vantaggi per gli operatori, fino ai programmi di incentivo attuali e alle condizioni giuridiche. Viene esaminata anche la recente decisione della Corte federale di giustizia (BGH), così come il ruolo dell’Agenzia federale per le reti e dei gestori nella gestione dei contributi di costruzione per accumulatori e impianti fotovoltaici in Germania.
Sentenza del BGH del 15.07.2025, Az. EnVR 1/24
La Corte federale di giustizia con sede a Karlsruhe, con sentenza del 15 luglio 2025, ha stabilito che i gestori di rete possono richiedere contributi per i costi di costruzione degli accumulatori di energia secondo il modello della tariffa di potenza (Az. EnVR 1/24). Competente per la decisione è stato il senato antitrust del BGH. Il compito della Corte federale di giustizia consiste nel garantire l’unità del diritto e nel chiarire questioni giuridiche fondamentali nel campo del diritto energetico. Il BGH contribuisce inoltre in modo significativo allo sviluppo giuridico e adotta decisioni su questioni legali complesse. Con questa pronuncia, il BGH ha confermato una questione finora controversa del diritto energetico, creando così una importante certezza giuridica per gestori di rete, progetti di accumulo e investitori.
Il BGH ha chiarito che gli accumulatori di energia, come altri utenti connessi, possono essere coinvolti nei costi di espansione della rete, come sottolineato dallo studio legale MTR Legal Rechtsanwälte, che, tra le altre cose, consiglia nel diritto energetico. L’importanza della giurisdizione e della competenza civile del BGH in tali casi evidenziano la rilevanza pratica di questa decisione.
Distribuzione equa dei costi
Secondo il diritto energetico tedesco i gestori di rete possono richiedere agli utenti connessi un cosiddetto contributo per i costi di costruzione (BKZ). La determinazione e la riscossione del contributo avviene attraverso una procedura trasparente che considera le disposizioni legali per l’imposizione del contributo e il quadro regolatorio. Il pagamento del contributo rappresenta un aspetto finanziario importante per gli utenti connessi. In particolare, a livello di bassa tensione, la riscossione dei contributi per gli accumulatori assume un ruolo centrale, poiché qui si collegano la maggior parte degli impianti di accumulo. La determinazione dei contributi avviene nell’ambito di una procedura chiaramente definita e non discriminatoria. Il BKZ serve a ripartire proporzionalmente i costi per l’espansione o il rafforzamento della rete elettrica tra coloro che, con il proprio collegamento, generano elevate esigenze di potenza. L’obiettivo è evitare che tutti gli utenti della rete debbano sostenere i costi di espansione causati da singoli grandi consumatori o impianti.
Tuttavia, per gli accumulatori di energia, specialmente per gli accumulatori di grandi dimensioni collegati alla rete, è stata finora controversa la questione se e come debbano essere classificati secondo le norme sui sussidi per i costi di costruzione (BKZ), poiché si comportano nella rete in modo diverso rispetto ai classici consumatori o produttori. Il ruolo del punto di interconnessione di rete è decisivo, poiché in tale punto viene determinato il sussidio per i costi di costruzione. Nell’ambito giuridico del collegamento alla rete, gli accumulatori di energia sono considerati una categoria autonoma, con implicazioni sull’applicazione delle normative pertinenti. Gli interessi dei gestori di rete e dei titolari di connessione devono essere attentamente ponderati nella determinazione dei sussidi per i costi di costruzione, al fine di garantire una soluzione equa e non discriminatoria. Gli accumulatori prelevano energia elettrica dalla rete e la reiniettano successivamente. Gli operatori di tali accumulatori sostenevano che questi, a lungo termine, alleggeriscono la rete riducendo i picchi di carico. Da ciò si potrebbe dedurre che non debbano essere trattati come consumatori o gravati due volte. Tuttavia, l’Agenzia federale per la rete si era già espressa a favore dell’applicazione del modello basato sulla potenza anche agli accumulatori. Il ruolo di un punto di interconnessione di rete è inoltre centrale per la determinazione del sussidio ai costi di costruzione, poiché qui convergono i requisiti tecnici e regolamentari.
BGH: I gestori di rete possono richiedere un sussidio per i costi di costruzione
Nel caso di specie, l’attore gestiva un grande accumulatore di energia collegato alla rete. Il gestore di rete locale gli richiedeva un contributo per i costi di costruzione, calcolato in base alla potenza massima di connessione dell’accumulatore. Fondamentale per la determinazione del sussidio ai costi di costruzione era il punto di interconnessione di rete al quale l’accumulatore era collegato alla rete di distribuzione. Il pagamento del sussidio rappresentava una parte dei costi totali di connessione ed è stato stabilito tramite una procedura trasparente. L’operatore si rifiutò, motivando che un accumulatore non è né un consumatore tipico né un produttore, ma una categoria speciale di accumulatore di energia. Inoltre, il funzionamento dell’accumulatore attraverso la gestione dei carichi contribuisce ad alleggerire la rete. I sussidi per i costi di costruzione basati sulla piena potenza di connessione risultano quindi sproporzionati e discriminatori. Né l’Agenzia federale per la rete né i gradi inferiori di giudizio condivisero tali argomentazioni. Infine, il caso arrivò alla Corte federale di giustizia.
Il BGH respinse il ricorso del gestore dell’accumulatore e confermò le decisioni precedenti. Nella determinazione del sussidio ai costi di costruzione devono essere considerati gli interessi delle parti coinvolte – gestore di rete, operatore e investitori. La decisione è stata presa nel rispetto del quadro giuridico applicabile al collegamento degli accumulatori di energia. La Corte federale di giustizia assume un ruolo centrale chiarendo in tali casi questioni giuridiche fondamentali e interpretando la normativa vigente. Gli accumulatori di energia possono quindi essere trattati come utilizzatori finali, qualora prelevino energia dalla rete. I gestori di rete sono autorizzati a riscuotere sussidi per i costi di costruzione secondo il modello basato sulla potenza. I giudici di Karlsruhe non ravvisarono né una violazione del divieto di discriminazione ex § 20 EnWG, né un onere duplice illecito. Precisarono che il regime regolatorio esistente integra gli accumulatori di energia nella distribuzione generale dei costi.
Nessun trattamento speciale per gli accumulatori di energia
Nella sua motivazione, il BGH avanzò diverse considerazioni centrali. In primo luogo sottolineò il consumo funzionale: anche se un accumulatore non consuma energia in modo definitivo, assorbe fisicamente potenza dalla rete. Per la dimensione e l’espansione della rete è decisivo quale potenza massima viene prelevata, non se l’energia viene successivamente reimmessa. Nell’ambito della valutazione giuridica, il punto di interconnessione di rete è determinante per la determinazione del sussidio ai costi di costruzione, poiché qui viene accertata la potenza massima di connessione. La classificazione di un accumulatore nell’ambito del collegamento alla rete influisce direttamente sulla distribuzione dei costi tra gestore di rete e operatore. L’importanza del livello di bassa tensione si manifesta soprattutto nella riscossione dei sussidi per i costi di costruzione, dove si applicano requisiti tecnici e regolatori specifici. In secondo luogo, il tribunale evidenziò che i gestori di rete devono dimensionare le proprie reti in base ai carichi di picco. Se un accumulatore assorbe potenze elevate a breve termine, ciò può comportare costi aggiuntivi per l’ampliamento della rete. Pertanto è ragionevole utilizzare la potenza di connessione come grandezza di riferimento. Il quadro giuridico per la determinazione dei sussidi per i costi di costruzione garantisce che gli interessi di tutti i partecipanti siano tutelati.
In terzo luogo, il BGH ha escluso una discriminazione illegittima. Gli operatori di sistemi di accumulo non sono trattati peggio rispetto ad altri grandi consumatori o produttori, ma sono soggetti alle stesse regole. Un trattamento speciale a favore degli accumulatori non sarebbe compatibile con il principio di non discriminazione del diritto energetico, che costituisce la base giuridica della decisione del BGH. Nella determinazione del contributo ai costi di costruzione devono essere considerati gli interessi sia degli operatori di rete sia di quelli dei sistemi di accumulo, al fine di raggiungere una soluzione equilibrata. Il pagamento del contributo ai costi di costruzione rappresenta una parte dei costi totali per il collegamento alla rete ed è quindi un fattore importante nella valutazione economica di un progetto. Infine, il BGH ha anche richiamato l’effetto incentivante della normativa. Attraverso la riscossione dei contributi per i costi di costruzione, gli operatori di grandi accumulatori ricevono uno stimolo economico ad ottimizzare i loro profili di carico o a scegliere siti in cui la rete è già sufficientemente dimensionata. Questo favorisce un utilizzo efficiente della rete e contribuisce a lungo termine alla riduzione dei costi complessivi.
Pianificazione oculata
Secondo la sentenza del BGH, gli operatori di rete possono continuare a riscuotere i contributi ai costi di costruzione, ottenendo così una base affidabile per investimenti nell’espansione e nella sicurezza della rete. Per gli operatori di sistemi di accumulo, la decisione implica che devono includere i costi dei contributi ai costi di costruzione nelle loro valutazioni di redditività. La scelta del sito è un fattore determinante per l’economicità e l’ammontare del contributo, poiché diversi siti comportano costi differenti. I clienti beneficiano di una pianificazione anticipata e di un’ottimizzazione dei progetti di accumulo, poiché ciò riduce i costi totali e migliora l’autosufficienza. La selezione di un sito adeguato è una parte importante della pianificazione del progetto e influenza l’efficienza dell’intero impianto. L’evoluzione dei prezzi e la struttura attuale dei costi per i sistemi di accumulo giocano un ruolo centrale nella valutazione economica e nelle decisioni di investimento. Anche la fabbricazione e le caratteristiche tecniche della batteria sono rilevanti per la scelta del sistema di accumulo appropriato, poiché influenzano la durata e il bilancio ambientale. La carica della batteria è un aspetto fondamentale per l’efficienza dell’intero sistema, in particolare in combinazione con un impianto fotovoltaico o solare. Un impianto integrato in modo ottimale, composto da impianto fotovoltaico, solare e sistema di accumulo, aumenta l’autosufficienza e riduce i costi energetici correnti. Il termine sistema di accumulo indica un impianto che immagazzina energia elettrica e la cede al bisogno per aumentare l’autoconsumo. La scelta del tipo di sistema di accumulo, come batterie al litio o piombo-acido, è un fattore importante nella pianificazione del progetto e influisce sulla redditività. Gli interessi degli operatori e degli investitori rivestono un ruolo importante nella scelta del sito e nel finanziamento, in quanto mirano a un rendimento ottimale e a una sicurezza di approvvigionamento. Il pagamento del contributo ai costi di costruzione rappresenta una parte dei costi totali per il progetto di accumulo e dovrebbe essere considerato nel calcolo. Nella pianificazione e realizzazione devono essere considerati tutti gli aspetti rilevanti – dalla scelta del sito al tipo di accumulo, fino ai prezzi, alla produzione e al quadro giuridico – per garantire il successo di un progetto nel settore dello stoccaggio di energia.
Come studio legale d’impresa, MTR Legal Rechtsanwälte offre consulenza completa in materia di diritto energetico.
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